A volte penso al grande fuoco.
E' bello pensare che in qualche modo ognuno di noi sperimenti nel suo percorso individuale la ricerca di una strada, e che questa strada non sia poi qualitativamente così diversa da quella intrapresa dall'umanità intera nella storia della sua occupazione della terra. Qualcuno direbbe, non senza una certà gravità di intenti, che l'ontogenesi ricapitola la filogenesi.
Mi ricordo a scuola i primi lampi. Mi ricordo lo stordimento e quella sensazione, come di un bagliore che prolungasse oltremodo la sua eco, alla fine di alcune lezioni di storia dell'arte, di italiano, di filosofia, di letteratura greca. Ora che ci penso però i "lampi" che seguivano le ore di filosofia sono quelli che più mi hanno abbagliato e a cui devo probabilmente le scelte più importanti della modesta e breve vita mia.
Questi "lampi", scintille come di infanti fuochi incontrollati qua e là mi colpivano alle spalle, mi richiamavano a qualcosa, ridestavano la mia assopita capacità di entusiasmarmi per le cose, il mio degradato livello di attenzione di adolescente blasé.
il nero ha in sè tutti i colori e in essi muore.